Lo abbiamo chiesto alla nostra Dirigente, dott.ssa Maria Luisa Iaquinta, da anni donatrice presso l’AVIS di Capranica.
Ha risposto alla nostra domanda affermando che le motivazioni sono sicuramente diverse per ogni donatore.
Forse un amico malato, un’esperienza fatta da piccoli, una lezione a scuola, una tradizione di famiglia, un avvenimento di cronaca.
Nel suo caso il racconto di qualcuno per il quale il dono di uno sconosciuto ha significato la vita.
Qualsiasi sia la ragione, il concetto è che ogni donatore e ogni ricevente hanno una storia altrettanto straordinaria da raccontare, per spiegare perché e quanto un gesto così semplice sia tanto straordinario.
Ricordiamo sempre che il mondo cambia con le nostre azioni e che la nostra opinione da sola non basta!
Nessuno è troppo povero per poter donare il sangue e nessuno è troppo ricco da non averne bisogno!
Nella foto la nostra Dirigente con il presidente dell’Avis comunale di Capranica, sig. Massimo Mochi